Marchi di qualità ecologica

 


Etichette ambientali

L’etichetta o dichiarazione ambientale è una asserzione (in possibili forme diverse quali dichiarazione, simbolo o elemento grafico) che indica gli aspetti ambientali di un prodotto o servizio.
L’obiettivo dell’etichetta è di promuovere la domanda e l’offerta di prodotti o servizi in grado di causare minori danni all’ambiente, stimolando un processo di miglioramento continuo, attraverso la comunicazione di informazioni verificabili, accurate, non fuorvianti e pertinenti.

In funzione del tipo di comunicazione che mettono in atto e del fatto che possano o debbano essere controllate da soggetti terzi le etichette ambientali si distinguono in:

- etichette di tipo I

Identificano dei prodotti di eccellenza ambientale o di ridotto impatto ambientali. Sono previsti il rispetto di limiti di performance ambientali con criteri specifici per tipologia di prodotto su emissioni, consumi di energia, ecc… stabiliti da un Ente preposto al rilascio dello stesso marchio. La valutazione viene fatta in base a criteri detti di “eccellenza” prefissati, considerando l’intero ciclo di vita.
Esempi sono l’Ecolabel UE e alcune etichette nazionali (WHITE SWAN marchio nazionale  - Scandinavia, Svezia, Finlandia e Islanda; BLAUER ENGEL marchio nazionale  - Germania; ENERGY STAR marchio statunitense di efficienza energetica applicabile alle apparecchiature per uffici)


- etichette di tipo II

Si riferiscono a singole caratteristiche ambientali del prodotto (es: compostabilità, riciclabilità, degradabilità….). Sono usate dalle parti interessate (costruttori, rivenditori, importatori…. ) per rendere pubbliche le qualità ambientali dei propri prodotti, con l’obiettivo di attrarre i consumatori.
In genere sono ben visibili sulla confezione del prodotto e facilmente indentificabili dai consumatori.
Sono meno costose anche perché non necessitano di certificazione o validazione di terza parte. Sono anche meno affidabili proprio perché non c’è una convalida.
Esempi ne sono tutte le dichiarazioni, etichette, simboli di valenza ambientale presenti sulle confezioni dei prodotti, sugli imballaggi, o nelle pubblicità, utilizzati dagli stessi produttori come strumento di informazione ambientale relativa a singole caratteristiche del prodotto: il contenuto di materiale riciclato, la riciclabilità o la biodegradabilità del prodotto, l’assenza di sostanze dannose per l’ambiente, l’atossicità o la naturalità dei trattamenti di finitura, ecc. Esempio "Der Grüne Punkt"

 
- etichette di tipo III

E' una dichiarazione ambientale di prodotto (acronimo italiano DAP- acronimo inglese EPD), cioè un documento che permette di comunicare informazioni oggettive, confrontabili e credibili relative alla prestazione ambientale di prodotti e servizi.
Deve essere sviluppata utilizzando la valutazione del ciclo di vita (LCA - Life Cycle Assessment) come metodologia per l’identificazione e la quantificazione degli impatti ambientali.
Viene verificata e convalidata da un verificatore indipendente che garantisce la credibilità e la veridicità della metodologia e delle informazioni contenute nello studio del ciclo di vita e nella dichiarazione.
Il sistema di attribuzione delle etichette deve essere gestito da un operatore che sia responsabile della amministrazione del programma. La norma
UNI EN ISO 14025:2010 prevede che tale funzione possa essere svolta da una società o gruppo, un settore industriale,  una associazione di commercio, pubbliche autorità o agenzie, una parte indipendente come una università. Attualmente risultano istituiti diversi sistemi tra i quali il più diffuso è quello gestito dal “Swedish Environmental management Council
 

 

Cos'è l'Ecolabel?

L'ecolabel è un tipo di etichetta ambientale il cui modello è stato stabilito dall'Unione Europea.

Il riferimento normativo è :
il Regolamento (CE) n. 66/2010 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 25 novembre 2009 relativo al marchio di qualità ecologica dell'Unione europea (Ecolabel UE) - scarica il file .pdf - 1.000 Kb
 

Il regolamento conferisce il marchio di qualità Ecolabel ai prodotti e a servizi che rispettano i criteri di qualità ambientale fissati dalla Commissione europea. Il regolamento non si applica né ai medicinali per uso umano, né ai medicinali per uso veterinario, né ai dispositivi medici di qualsiasi tipo.
Prima di elaborare eventuali criteri per il marchio Ecolabel UE in relazione ai prodotti alimentari e i mangimi entro il 31 dicembre 2011 la Commissione realizza uno studio volto a esplorare se sia fattibile stabilire criteri affidabili relativi alle prestazioni ambientali durante l'intero ciclo di vita di tali prodotti. Lo studio dovrebbe esaminare con particolare attenzione l'impatto di eventuali criteri del marchio Ecolabel UE sui prodotti alimentari, sui mangimi e sui prodotti agricoli non trasformati. Lo studio dovrebbe valutare la possibilità di assegnare il marchio Ecolabel UE solo ai prodotti certificati come biologici, onde evitare confusione per i consumatori.

Tabella contenente i Gruppi di Prodotti certificati Ecolabel UE, riferimenti delle relative Decisioni pubblicate dalla Commissione  e scadenza di validità dei criteri ecologici per l’assegnazione del marchio di qualità ecologica

Approfondimenti sul sito di ISPRA Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale

 

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